mafalda
(venerdì 23 aprile 2010)
Categoria: Affetto
A che punto è la nostra fede ???
Si racconta che un alpinista, dopo lunghi anni di preparazione, decise di realizzare il suo sogno e di scalare una montagna molto alta. Volendo tutta la gloria per sé, decise di andarci da solo.
Le ore passarono in fretta e l'oscurità lo sorprese. Non avendo il necessario per accamparsi, decise di proseguire la scalata. Il buio gli impediva di vedere il proprio sentiero. Le nuvole nascondevano la luna e le stelle.
Aveva quasi raggiunto la vetta quando l'inevitabile capitò. Perse l'appoggio e cadde nel vuoto. Ebbe giusto il tempo di vedere delle macchie scure e si sentì inghiottito dall'abisso.
I principali avvenimenti della sua vita sfilarono altrettanto velocemente davanti ai suoi occhi.
Sentiva la morte avvicinarsi quando un violento colpo sembrò quasi squarciargli il ventre: aveva raggiunto la fine della corda di cui aveva fissato un'estremità nella roccia... e l'ancoraggio aveva fortunatamente resistito.
Riprese fiato e si rese conto di essere ancora lì, sospeso nel buio e nel silenzio assoluti.
Ormai disperato, urlò:
- Dio mio, aiutami!!!
- Immediatamente, una voce grave e profonda penetrò il silenzio:
- che vuoi che faccia?
- Salvami, mio Dio!!!
- Credi veramente che io possa salvarti?
- Certamente, Signore!!!
- Se è così, taglia la corda che ti mantiene!!!
Ebbe un momento di esitazione, poi l'uomo si attaccò con maggiore disperazione alla corda.
Il gruppo di salvataggio racconta che l'indomani trovarono l'alpinista morto.
Il freddo l'aveva invaso e tra le sue mani indurite egli teneva ancora, disperatamente, la corda...
A soli due metri dal suolo!!!
E tu, avresti tagliato la corda?
Nella vita, dobbiamo prendere decisioni che mettono alla prova la nostra fede.
E tu? Tu che conti tanto sulle tue corde... Accetteresti di tagliarle?
Tutti i giorni dobbiamo ravvivare la nostra fede e fare nostra, la preghiera di Isaia:
"Il Signore nostro Dio ci tiene per mano e ci dice: non temere. Io sono con te."
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Assunta
(venerdì 23 aprile 2010)
23:12 del 23-04-2010
Cara amica, quella che hai fatto è una bella domanda. Onestamente spesso almeno nel mio caso, quando gli eventi mi travolgono o sono più pesanti del solito, mettono a dura prova la mia fede e la sfiducia si impossessa del mio animo. Ma poi dopo un'attenta analisi con me stessa, mi ravvedo e con santa pazienza, torno l'Assunta di sempre.
Buona notte Mafalda. Speriamo che domani il giorno nuovo sia migliore!
Cara amica, quella che hai fatto è una bella domanda. Onestamente spesso almeno nel mio caso, quando gli eventi mi travolgono o sono più pesanti del solito, mettono a dura prova la mia fede e la sfiducia si impossessa del mio animo. Ma poi dopo un'attenta analisi con me stessa, mi ravvedo e con santa pazienza, torno l'Assunta di sempre.
Buona notte Mafalda. Speriamo che domani il giorno nuovo sia migliore!
mafalda
(venerdì 23 aprile 2010)
Cara Amica , forse dovremmo essere più " buoni " con noi stessi , Dio non vuole grandi prove , il fatto che ammettiamo la nostra piccolezza è già una prova di fede , l'abbandonarci a Lui , quando tutto e tutti dicono NO , è fede , e riconoscere i continui piccoli miracoli che riempiono la nostra vita sono il Suo modo di dirci : " GRAZIE , anche se non lo ammetti la tua è fede "
Anonimo
(sabato 24 aprile 2010)
e bellissima
Nik
(lunedì 26 aprile 2010)
Si, Mafalda è proprio così, come tu dici, anche se è così difficile. A volte la nostra fede vacilla, ci sentiamo persi come in un mare in tempesta e, pare che niente e nulla possa darci sollievo. Quel po' di fede che mi ritrovo dentro non mi basta e allora sale, dal fondo di me, un pensiero misto a rammarico e impotente rabbia nel non essere in grado di superare tali momenti abbandondomi cpmpletamente nelle braccia del Signore. E' come se fossi sempre frenato da un latente dubbio che ha "guastato" il mio rapporto con il Trascendente quasi fosse una macchia o un peccato.Allora mi accorgo di non dover andare oltre e accontentarmi di quella poca fede che mi ritrovo, ma sento che non mi basta e non mi conforta. Il perenne sospetto che dopo la morte non c'è altro non mi abbandona, purtoppo! Nessuno di noi possiede certezze ma molti hanno la fede!!!
mafalda
(lunedì 26 aprile 2010)
E' molto significativo ,caro Nik , l'esempio della nostra fede, come un mare in tempesta . Anche i discepoli un giorno si trovarono in una situazione simile , come tutti noi che siamo passati o continuiamo a trovarci in un mare in tempesta : la paura , lo sconforto , la stanchezza sono sentimenti dell'uomo , ma come per i discepoli ,se Gesù è "con noi ", se lo abbiamo "nella nostra barca "il peso diventa più leggero , perchè da soli , tutto è più difficile , più pesante .
E poi caro amico con quale " metro " misuri la tua fede ?? non può essere che quella che tu chiami "POCA FEDE " è superiore a quella di chi si sente arrivato ?. Non temere , ci pensera Lui ad accrescerla quando riterrà che è giunto il momento . A presto
E poi caro amico con quale " metro " misuri la tua fede ?? non può essere che quella che tu chiami "POCA FEDE " è superiore a quella di chi si sente arrivato ?. Non temere , ci pensera Lui ad accrescerla quando riterrà che è giunto il momento . A presto
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